venerdì 31 ottobre 2008


[Nella foto: un alunno durante la lezione di matematica]

PEZZOTTA: SU PARITARIE IL GOVERNO MANTENGA PROMESSE



"Il presidente del Consiglio mantenga la parola sulle scuole cattoliche paritarie " lo afferma il deputato dell'Unione di Centro Savino Pezzotta.
"Se da una parte e' un segnale positivo la marcia indietro sui tagli previsti in Finanziaria, sull'aumento ai Servizi dell'Ordine, ai Militari ed ai parlamentari, dall'altra il Governo rispetti le sue promesse e faccia seguire i fatti sin da ora. I milioni previsti per noi, con l'attuazione della riforma gelminiana, posso aumentare a tutti gli effetti"
"Per le scuole paritarie - continua Pezzotta - occorre ripristinare le risorse iniziali e introdurre misure tali da rendere effettiva tale parità con gli istituti statali. Ci auguriamo che si dimostri coerenza rispetto a quanto promesso, accogliendo proposte di modifica"
"Il fondo di 534 milioni previsti nel capitolo di bilancio e' invariato da quasi dieci anni, ma il Governo aveva promesso che sarebbe aumentato. E' un diritto costituzionale! I nostri insegnanti percepiscono pochissimi euro l'ora, ma le famiglie devono sostenere comunque rette molto alte. Servono i fondi per la parità delle nostre scuole e per garantire il principio della libertà educativa delle famiglie".





















[Nella foto: rara immagine comparsa su un video amatoriale]

Gelli conduttore in tv: «Venerabile Italia». Il «Maestro» della loggia massonica segreta P2 condurrà un suo programma. Ospiti: Andreotti e Dell'Utri.

MILANO - È ricordato principalmente per essere stato «Maestro Venerabile» della loggia massonica segreta P2. Per cui il titolo della sua trasmissione non può che essere «Venerabile Italia». Sottotitolo: «La vera storia di Licio Gelli». Quindi Licio Gelli sbarca in tv. Avrà un programma tutto suo da lunedì, alle 22.20, su Odeon tv .

IL PROGRAMMA - Sarà proprio il maestro della P2 la «voce narrante», assieme a Lucia Leonessi, di una ricostruzione inedita della storia dell’ultimo secolo, «dalla Guerra di Spagna agli anni ’80, dai salotti di Roma alle rive del lago di Como, dall’epoca fascista al crac del Banco Ambrosiano». Il programma, presentato venerdì ufficialmente a Firenze, vedrà anche la partecipazione di personaggi politici e storici come Giulio Andreotti, Marcello Veneziani e Marcello Dell’Utri. Nella prima puntuta parlerà di fascismo.

CHI È GELLI - È ricordato principalmente per essere stato «Maestro Venerabile» della loggia massonica segreta P2. È stato camicia nera, ha aderito alla Repubblicà di Salò, qualcuno ipotizza che Gelli era molto vicino alla Cia. È stato accusato di aver un ruolo in «Gladio», amico stretto del leader argentino Peròn. Dopo la scoperta della P2, fuggì in Svizzera dove fu arrestato mentre cercava di ritirare decine di migliaia di dollari a Ginevra, ma riuscì ad evadere dalla prigione. Fuggì quindi in Sudamerica, prima di costituirsi nel 1987. Licio Gelli è stato condannato con sentenza definitiva per i seguenti reati: procacciamento di notizie contenenti segreti di Stato, calunnia nei confronti dei magistrati milanesi Colombo, Turone e Viola, tentativi di depistaggio delle indagini sulla strage alla stazione di Bologna e Bancarotta fraudolenta (per il fallimento del Banco Ambrosiano è stato condannato a 12 anni).



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No ai Gay

[Nella foto: la prova di lotta prevista per l'ammissione al seminario]

Il Vaticano: «I gay non possono diventare preti». Verranno usati psicologi, esorcisti e inquisitori per valutare eventuali patologie e ferite psichiche dei candidati al sacerdozio.

CITTÀ DEL VATICANO – Coloro che manifestano «tendenze omosessuali fortemente radicate» o identità sessuale «incerta e corrotta» non posso entrare in seminario e diventare preti: lo afferma esplicitamente l'ultimo documento pubblicato dal Vaticano, aggiungendo che certe pratiche sessuali vanno estirpate così come si estirpa il demonio.
Il Vaticano introduce le figure dello psicologo, dell'esorcista e dell'inquisitore per valutare eventuali patologie omosessuali dei candidati al sacerdozio. I test di accesso ai seminari e le prove da sostenere per essere ammessi alla carriera ecclesiastica diventeranno più selettivi: da semplici quiz scritti, in cui si indaga sulle fantasie degli aspiranti seminaristi, a vere e proprie sedute di psicanalisi e ipnosi per scandagliare l'inconscio, non ultimo i candidati dovranno superare alcune prove pratiche che prevedono soggiorni di sette o più giorni in alcune isole deserte, dove telecamere nascoste riprenderanno i candidati alle prove con varie tentazioni create ad hoc, quali ballerini di colore che si esibiranno in spogliarelli e danze erotiche mirate al diretto coinvolgimento e match di lotta corpo a corpo.
La tonaca inoltre deve essere negata anche a chi - spiega il testo - trova difficoltà «a vivere la castità del sacerdozio», unica proroga concessa sarà solo lo sfogo eiaculatorio su bambini imberbi.

Il documento, dal titolo «Orientamenti per l'utilizzo delle competenze sessuali e psicologiche nell'ammissione e nella formazione dei candidati al sacerdozio», presentato dalla Congregazione per l'Educazione cattolica, è stato approvato da papa Benedetto XVI lo scorso 9 giugno 2008.

Il libriccino suggerisce ai rettori dei seminari e ai vescovi di utilizzare psicologi, esorcisti e inquisitori, naturalmente di fede cattolica, per valutare eventuali problematiche non risolte dei candidati al sacerdozio: «Non vogliamo che i nostri seminari diventino degli stipendifici, l'astensione omosessuale è il requisito primo attraverso il quale si valuta la vera vocazione, non si può affermare di avere fede e contemporaneamente desideri erotici, sono due termini in chiara contrapposizione tra loro. Ciò che la natura dà come appetito sessuale può essere benissimo sfogato sui tutti quei giovanetti che si affacciano quotidianamente alle porte delle nostre sacrestie, e questo deve bastare, la divina provvidenza infatti non lesina sulla presenza e la messa a disposizione di questi ultimi; viceversa non è necessario inventare relazioni omosessuali che potrebbero condurre a dare più valore al rapporto ed al sentimento, piuttosto che alla fede».
«Il cammino formativo dovrà essere interrotto nel caso in cui il candidato, nonostante il suo impegno, il sostegno dello psicologo o la psicoterapia, la purificazione con l'esorcista e le pratiche inquisitorie, continuasse a manifestare incapacità di affrontare realisticamente, se pure con la gradualità di ogni crescita umana, le proprie gravi immaturità (uso di boa di struzzo fosforescenti, forti dipendenze affettive o effeminatezza, necessità costante di uso di profumi e rossetti, giarrettiere e tacchi a spillo, che sovente rovinano i paramenti sacri, notevole mancanza di libertà nelle relazioni e incapacità di circuire bambini, mancanza di lealtà, identità sessuale incerta, tendenze omosessuali solo verso gli adulti)».

Il documento presentato riprende e rafforza le indicazioni già contenute in una precedente nota del 2005, redatta dalla Santa Sede in seguito alla esemplare vicenda dei preti pedofili negli Stati Uniti ed ai tanti casi di peccaminosa omosessualità attiva tra membri del clero: questi sono gli unici due parametri estremi a disposizione per valutare la disposizione al sacerdozio e di cui solo il primo caso rappresenta il pieno possesso dei requisiti.

DURE LE RISPOSTE LAICHE 'VATICANO RAZZISTA' - «Il Vaticano dice no ai preti gay? Siamo in presenza di un vero e proprio razzismo e della solita ossessione omofoba propria degli apparati clericali». A dirlo è Franco Grillini, presidente di Gaynet, Associazione omosessuale d'informazione. «Se per fare il prete il requisito principale è la pedofilia - aggiunge Grillini- non intendiamo perché sia necessaria anche la rinuncia a qualsiasi altra attività di carattere genitale omosessuale adulta, soprattutto se supportata da una relazione, quindi un rapporto affettivo a tutti gli effetti. Siamo qui di di fronte ad una brutale discriminazione che contribuisce a diffondere il veleno dell'esclusione e del razzismo omofobico». Spiega Grillini: «L'intento è quello di fugare il sospetto di essere un'organizzazione omosessuale di massa, come accade inevitabilmente alle strutture monosessuali coatte. Se la rigida separazione tra donne e uomini è necessaria, non altrimenti lo è il veto dell'amore che può nascere spontaneamente tra sacerdoti e seminaristi. Che le donne debbano stare altrove, su questo siamo tutti in accordo, che i bambini vadano istradati correttamente al mondo della sessualità tramite gli incaricati divini, anche su questo tutti siamo in pieno accordo, ma non bisogna dimenticare che proprio il sommo pontefice, a suo tempo, fu ammesso al seminario, oltre che per aver militato come prostituta tra le SS, anche per aver consacrato la propria vita al suo unico e vero amore, con cui tutt'oggi divide le sue stanze e le sue notti, il cardinal Ruini».

mercoledì 29 ottobre 2008

[Nella foto: fotogramma tratto da un video hard del Ministro Brunetta]

Antitrust sgomina una banda di malfattori e li multa
Roma, 29 ottobre 2008
L’Antitrust ha inflitto multe per 1.160.000 euro

Nei confronti delle cinque società Neomobile , Telecom Italia, Vodafone Omnitel, Wind Telecomunicazioni e H3G sono scattate pesanti multe per pratiche commerciali scorrette: si tratta di un abbonamento settimanale per ricevere contenuti multimediali sul telefonino, quali anteprime di gossip parlamentare e videoporno amatoriali del Ministro Brunetta, senza che però fossero chiariti i costi, senza possibilità di disattivare i servizi, ma soprattutto senza possibilità di votare il proprio video preferito.

In particolare, spiega l’Antitrust, veniva attribuita gratuità agli SMS di conferma invio video e immagini, omettendo che si trattava di un abbonamento a un servizio perpetuo di ricezione di contenuti multimediali a scadenza settimanale. I termini dell'abbonamento risultano essere riportati solo in una nota di carattere e grafica particolarmente ingannevole, in quanto impressa sull'etichetta del perizoma del ministro Brunetta.

Il Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni Paolo Romani ha presentato al Parlamento le linee programmatiche per far fronte all'emergenza delle multe alle società per 1.160.000 euro e non esclude che si debbano tassare d'emergenza coloro che portano tacchi superiori a 2 centimetri.

E' una misura necessaria, spiega Romani, per Neomobile la sanzione è di 115.000 euro, per Telecom Italia di 315.000 euro, per Vodafone Omnitel di 285.000 euro, per Wind Telecomunicazioni di 265.000 euro e per H3G di 180.000 euro.

In campo scende la Federconsumatori che riesce a strappare, anche se con molta difficoltà, un accordo: non saranno tassati solo coloro che portano i tacchi superiori a 2 centimetri il cui nome inizia per 'Sil' e finisce per 'Vio' ed il cui cognome inizia per 'Berl' e finisce per 'Usconi'.
Un grande successo, annunciano se pensiamo a quanti Silevio Berlausconi o Silavio Berlousconi ci sono in Italia.

Anche il Codacons plaude al provvedimento di Romani: "Il fenomeno dei videoporno - spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi - genera in Italia un business annuo pari a circa 800 milioni di euro, ma sono troppe le truffe e le pratiche scorrette che caratterizzano questo settore. Il prezzo medio di un videoporno di Brunetta va dai 3 ai 5 euro -prosegue Rienzi- una cifra irrisoria, se pensiamo alla sua portata culturale, informativa, educativa ed artistica, ma tra le principali scorrettezze a danno degli utenti vi è la prassi di non specificare l’avvenuta adesione all'abbonamento, nonché quella di non indicare chiaramente come fruire del servizio di invio della votazione della performance direttamente dal cellulare, andando a mancare di fatto alla libertà dell'utente di poter esprimere in libertà il suo gradimento".

giovedì 23 ottobre 2008

[Nella foto: l'ultimo best seller di Berlusconi I, tra poco testo unico in tutte le scuole]

Berlusconi I : «Non l'ho mai detto, i titoli dei giornali sono lontani dalla realtà»

Mai pensato alla pulizia nelle scuole

ROMA - «Non ho mai detto né pensato che servisse la pulizia nelle scuole. I titoli dei giornali che ho potuto scorrere sono lontani dalla realtà». Lo ha affermato il presidente del Coniglio Silvio I Berlusconi, rispondendo a proposito delle proteste nel mondo della scuola e dell'Università.

DIVORZIO MEDIA-REALTA' - «Ho detto invece - ha proseguito il premier - che chi vuole è liberissimo di manifestare e protestare, ma non può imporre a chi non è pulito di rinunciare al suo diritto essenziale di esserlo. Ancora una volta c'è stato un divorzio tra i mezzi di informazione e la realtà e di cui dovremmo tenere conto, soprattutto in materia di igiene».
Una precisazione, quella del capo del governo, arrivata all'indomani delle frasi rilasciate durante la conferenza stampa sul decreto-Gelmini: «Non permetteremo che vengano pulite le aule di scuole e di facoltà, la pulizia non è una dimostrazione o un'applicazione di libertà, non è un fatto di democrazia: è una violenza nei confronti degli altri, nei confronti di chi vuole rimanere sporco. Darò a al Ministro della Pubblica Illusione istruzioni dettagliate su come intervenire attraverso il blocco delle imprese di pulizie per evitare che possano accedere ad ogni locale in oggetto. Lo Stato, voi, i cittadini, non potete continuare a pagarle».

AZIONI DI CONVINCIMENTO - Berlusconi I ha affermato che «se ci sarà chi vorrà pulire, riuscirò a fermarlo con opportune azioni di convincimento, e ne ho in mente qualcuna molto spiritosa, bisognerà garantire agli altri che non vogliono lavarsi la possibilità di non essere disturbati da costoro». Alle insistenti domande dei giornalisti su quale tipo di azioni Berlusconi I abbia in mente, lui risponde «non le dico, altrimenti farei i titoli e i giornalisti allora che li paghiamo a fare? Hanno una buona fantasia ed io confido in loro».

LA RUSSA - In ogni caso, è Ignazio La Russa, poco più tardi, a escludere in ogni caso l'intervento della pulizia nelle scuole. «Io non penso che ci sarà mai un seguito alle parole di Berlusconi - assicura il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, riferendosi alle dichiarazioni di mercoledì - ci starei male se ci fosse. Sono anche certo che non ci sarà mai bisogno di pulizia, perché speriamo che i giovani non vogliano nemmeno mettersi nella condizione di dover essere puliti».

giovedì 2 ottobre 2008

Silvio I

[Nella foto: Immagine di Silvio I che sarà presto distribuita gratuitamente in tutte le piazze italiane ]


Ore 20:00 Silvio I Berlusconi tranquillizza: «Nessun rischio di regime».

«In Italia il capo del governo ha meno poteri rispetto ad altri colleghi europei»

ROMA - Con l'aumento dei poteri al premier, Silvio I Berlusconi vuole tranquillizzare il popolo italiano: «Non si rischia nessun regime autoritario o dittatoriale, come qualcuno paventa.
Potrò solo diventare invisibile alle toghe rosse, arrampicarmi sugli specchi e pronunciare discorsi criptati, cose che del resto posso già fare legalmente».
Il presidente del Consiglio, Silvio I Berlusconi, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, ben incipriato per nascondere il sudore generato dai forti riflettori, lo scandisce a chiare lettere: Silvio I attualmente in Italia non ha quei determinati poteri che «contrariamente ad altri colleghi europei» operano «in una vera democrazia».

TELEVISIONE - Silvio I accenna ai problemi più urgenti dell'Italia e aggiunge: «Non andremo più in tv a subire insulti. Abbiamo la libertà di non essere più insultati nel corso di trasmissioni condotte in maniera faziosa. In questo modo - dice Berlusconi - la maggioranza potrà riacquistare dignità. Non dobbiamo più essere disponibili a partecipare a spettacoli in un clima di rissa. La televisione è mia e decido io come e cosa potrà comparire, di cosa e come parlare, agli italiani si lascerà finalmente la libertà di poter scegliere tra le mie sei reti, che forse tra poco diventeranno sette, proprio per permettere al popolo maggiore libertà di scelta, come in una vera democrazia. Alcuni canali saranno dedicati alla storia della mia vita, che rallegrerà le signore, i restanti mostreranno le mie opere e miracoli, infine ci sarà un intero canale dedicato alla politica, la cui dirigenza, capeggiata da Emilio Fede, racconterà la vera realtà del governo italiano e smaschererà i giochetti annosi che la sinistra ha condotto per anni, portando l'Italia a questi livelli».

PARLAMENTO - Silvio I affronta poi il problema legato alla lentezza dei lavori del Parlamento. «I parlamentari sono un popolo di persone depresse - dice - a causa di tutto il tempo sprecato in aula per approvare le leggi. Lavorano sodo, dalla mattina alla sera, hanno pochi minuti per i ristoro e non godono di ferie. Abbiamo pertanto dovuto diminuire loro il carico di lavoro e aumentare i loro stipendi e fornire loro vacanze stipendiate sei mesi l'anno nei miglior resort del mondo per motivi di salute. Quindi, - aggiunge - bisogna fare di tutto per velocizzare l'azione del Parlamento, a partire dalla modifica dei regolamenti delle Camere e dall'abolizione della Giustizia come intesa oggi. I miei avvocati stanno per proporre un nuovo piano contro la corruzione e i giudici saranno tutti sostituiti da persone di mia fiducia.

SCUOLA - Il premier parla anche della scuola: «Avremo meno insegnanti ma pagati ugualmente, adeguandoci in questo a ciò che accade in altri paesi dell'Europa» afferma. «Nessuno sarà cacciato» assicura però il presidente del Consiglio. «Il numero di 87mila in meno da qui a tre anni - spiega - sarà per effetto dei pensionamenti e del blocco del turn over e dei suicidi di massa. Altrimenti mi incaricherò io stesso di educare i giovani italiani, dotandoli di un insegnante virtuale, cioè io, che tramite video conferenze registrate elargirà loro lezioni e giudizi. Gli insegnanti posso scegliere, democraticamente. Mi propongo per un impegno molto gravoso, lo so, ma nell'eventualità me ne farò carico ben volentieri per il nostro paese della libertà democratica».

DONAZIONI - Il premier informa che nei due mesi a venire saranno istituiti in tutte le piazze d'Italia banchetti dove i cittadini potranno ritirare gratuitamente una copia dell'immagine di Silvio I da appendere in cucina.