sabato 1 novembre 2008

Alitalia

[Nella foto: un nuovo pilota Cai]

Alitalia, Cai presenta l'offerta vincolante
Berlusconi: «Ottimista, Letta ce la farà»


ALITALIA PARTE SENZA PILOTI


I sindacati confederali dicono sì al lodo, ma resta lo stop dagli autonomi.
Matteoli: "Prevalga il senso di responsabilità".

ROMA - Dopo una lunga giornata di passione il Cda della Cai, Compagnia Aerea Italiana, presenta un'offerta vincolante per l'acquisizione di beni e asset e si mette in attesa.
L'offerta, manovrata sapientemente dalle direttive del Presidente Roberto Colaninno, passa ora nelle mani del Rag. Fantozzi, commissario di Alitalia, a cui si dà tempo una settimana per rispondere.
Il Rag. Fantozzi assicura che la risposta arriverà molto prima: "Il 3 novembre, non oltre, avremmo risposto anche prima, ma ci è sembrato opportuno ricordare i Tutti i Santi e Tutti i Morti, festività nazionali particolarmente sentite soprattutto per queste situazioni".

Colaninno si dichiara soddisfatto e assicura: "Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Adcul, Andculo, Detilpzzomenefregadivoi, Dqualoprendetevalainculo, DrraftesoloBcomndagghu, Etdgkschiavidellaglebaaimmm, Aaaabbgdtefotteteviunmjeolpedisnnm hanno già firmato la trattativa, quindi le sigle autonome che non hanno aderito, oltre ad essere esclusivamente marginali, non rappresenteranno nessun problema".

VIA LIBERA DELLA UE - La condizione vincolante del via libera da parte dell'Unione europea che attesta l'assenza di aiuti di Stato in merito al prestito ponte da 300 milioni di euro (decisione attesa per il 12 novembre) è perfettamente scavalcabile, spiega Colaninno: "La tradizione politica italiana ha sempre 'lavato in casa i suoi panni sporchi' e ogni problema italiano, ereditato da decennali governi di sinistra fallimentari, e quindi a loro attribuibile, non è mai stato condiderato come una 'cosa loro', ma come 'cosa nostra', una cosa di tutti, a dimostrazione della nostra generosità; l'autorità garante per la concorrenza e il mercato dovrebbe arrivare nella seconda metà di novembre".

Secondo indiscrezioni riportate dai media francesi, il 12 novembre la Cai annuncerà la scelta del partner straniero: Air France o Lufthansa; con British Airways si sono raffredate un po' le acque, anche se rimangono tiepidi contatti.

TRATTATIVA RIAPERTA - Il Cda della Cai è tornato a riunirsi dopo la fumata nera, anche se non presenterà alcuna offerta aggiuntiva per le associazioni dei piloti e degli assistenti di volo.
In serata però si sono aperti nuovi spiragli: grazie alle brillanti capacità di Gianni Letta e del Presidente Colaninno la trattativa è stata riaperta e l'amministratore delegato della società Rocco Sabelli ci informa che l'intesa con le altre sigle sindacali rappresentano solo la minoranza democratica e quindi non necessaria. Sabelli ammette: "La regia del governo è stata importante nell'ultima fase, il momento era grave. Berlusconi se l'è presa con i rappresentanti dei lavoratori per la mancata firma, attribuendo loro a buon ragione tutta la responsabilità grave del fallimento".
"Ma senza piloti può andar bene lo stesso" dichiara contento il premier "I nostri velivoli sono dotati di ottimi piloti automatici, in realtà la figura del pilota è marginale, possiamo benissimo fare a meno di loro. O accettano o sono fuori. Questa si chiama possibilità di scelta, anzi libertà di scelta, nonostante i sindacati non lo capiscano".

[Nella foto: Silvio I che indica dove devono stare i piloti]




IL LODO LETTA - A Palazzo Chigi Gianni Letta prepara però l'ennesimo tentativo per trovare un accordo e produce un nuovo documento, già firmato da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Andculo, Detilpzzomenefregadivoi, Dqualoprendetevalainculo, DrraftesoloBcomndagghu, Etdgkschiavidellaglebaaimmm, Aaaabbgdtefotteteviunmjeolpedisnnm, ma non dalle sigle autonome Sdl, Avia, Anpac, Anpav e Up (le categorie che rappresentano la maggior parte degli assistenti di volo e piloti).
Il lodo Letta è un documento di premessa al contratto e ai criteri di selezione del personale nella Nuova Alitalia in cui il sottosegretario alla presidenza del Consiglio si pone come «garante dell'intesa», in esso si stabiliscono e chiariscono alcuni punti essenziali per la situazione della nostra compagnia di volo, come l'immunità per tutti i parlamentari, la chiusura di tutte le sedi scolastiche di periferia ed il titolo di imperatore a Silvio I Berlusconi.

ASSEMBLEA LUNEDÌ - Il secco 'no' dei cinque sindacati autonomi provoca un certo sconcerto, essi stanno valutando una posizione comune, ma sono d'accordo nel non firmare l'accordo. «Anpac, Unione Piloti, Sdl, Avia e Anpav confermano il giudizio negativo sul metodo del confronto odierno e sui contenuti dei documenti proposti per la firma» si legge in una nota. Le cinque organizzazioni hanno comunque organizzato per lunedì un'«assemblea informativa di tutti i lavoratori coinvolti nel progetto Cai», non si esclude la coercizione da parte del governo al fine di spiegare e far comprendere meglio le linee guida delle trattative.

ACCORDO STRAVOLTO - Le sigle autonome non hanno firmato anche per «le gravi esclusioni sociali che sono state avanzate dall'azienda nel documento, come quella delle donne in maternità, di coloro che assistono persone disabili, di coloro che dimostrano simpatia per una politica di sinistra, coloro che protestano». Ma il presidente di Avia Giuseppe Divietri pare abbia completamente stravolto il senso delle trattative parlando di «discrezionalità assoluta sulle persone da assumere e quelle non da assumere». Questa lettura è da escludere categoricamente. È un'ipotesi priva di fondamento, assolutamente da smentire, si tratta di semplici fantasie indotte da chi, come sempre, a causa dell'invidia verso il nostro miracolo governo, cerca sempre un pelo nell'uovo inesistente.

DI PIETRO: «SPECULATORI» - Il leader dell'Idv Antonio Di Pietro si schiera invece dalla parte dei sindacati autonomi: "Il governo la smetta di dividere i lavoratori con ricatti e minacce per obbligarli ad accettare le proposte indecenti dei loro amici della Cai. E si adoperi affinché la nuova compagnia garantisca i diritti dei piloti, degli assistenti di volo e del personale di terra. È questo il compito del governo, e non quello di fare da braccio armato degli speculatori". Ben diversa la posizione di Maurizio Lupi (Pdl), vicepresidente della Camera: «Ci dispiace che, proprio ora che si comincia a vedere l'uscita dal tunnel per l'Alitalia, ci sia chi insista nel portare avanti una battaglia ideologica sulla pelle dei lavoratori: non possiamo non criticare la posizione dei piloti e degli assistenti di volo che non hanno firmato l'accordo per il rilancio della compagnia di bandiera. Non capiamo cosa voglia il personale di terra, dato che qui parliamo di voli, quinda aria, non terra, nè capiamo cosa pretendano. Il nostro sommo presidente è stato chiaro: se accettiamo piloti e hostess è solo per evitare ripercussioni sociali come la disoccupazione, una sorta di carità, chiamiamo le cose con il loro nome una volta per tutte. Non abbiamo bisogno di piloti, un aereo è perfettamente in grado di pilotarsi da solo, come non abbiamo bisogno di hostess, esse, se rimangono, rimangono solo nella posizione di piaceri estetici e sessuali per chi usufruirà dei nostri voli. La funzione femminile è questa: piacere; come del resto dimostra il nostro parlamento, dove la presenza femminile è assolutamente primaria al fine di garantire il piacere del Premier. Non abbiamo necessità di gentaglia, necessiatiamo di seri professionisti che abbiano totale fiducia in noi, altrimenti addio alla collaborazione».

SINDACATI IN ALITALIA - La rappresentanza sindacale di Alitalia è suddivisa tra sindacati confederali, autonomi e associazioni di categoria. Tra i confederali il sindacato più pesante è la Filt-Cgil che conta 2.200 iscritti tra piloti, personale di terra e assistenti di volo. Alla Fit-Cils sono iscritti 2.050 lavoratori tra piloti, personale di terra e assistenti di volo, mentre alla Uil trasporti sono 1.900. Infine l’Ugl trasporti conta 1.030 iscritti. Tra gli autonomi, l’Sdl ha 1.650 iscritti tra piloti, personale di terra e assistenti di volo. Le associazioni di categoria invece sono rappresentate dai piloti dell’Anpav e dell’Up che si sono unite e contano 1.200 iscritti su circa 3.000 piloti in totale (un'inezia). Infine gli assistenti di volo fanno capo ad Avia ed Anpav con rispettivamente 300 e 500 hostess e steward. Inoltre, per far fronte all'emergenza, il nostro presidente ha creato e messo a disposizione i 7 nuovi sindacati Andculo, Detilpzzomenefregadivoi, Dqualoprendetevalainculo, DrraftesoloBcomndagghu, Etdgkschiavidellaglebaaimmm, Aaaabbgdtefotteteviunmjeolpedisnnm e Adfstttrennsdjjill, proprio per far fronte all'emergenza. Questi sindacati, studiati attentamente e diretti da persone di fiducia del nostro Premier, hanno come ruolo quello di garantire i doveri dei lavoratori, perché hanno dei doveri verso gli italiani che pagano.

1 commento:

@enio ha detto...

c'è solo d'augurarsi che dopo tanto trattare questi signori non facciano fallire l'Alitalia