domenica 7 settembre 2008

Allerta Capre




Ore 18:00 Ricerca americana, capre a rischio.


Sopra la Panca la Capra Crepa


Un team di ricercatori dell'università americana di Pittsburgh ha pubblicato uno studio documentato sull'incidenza del fattore mortalità di capre di razza sarda allevate sotto e sopra le panche.


Lo studio dichiara senza ombra di dubbio che la capra allevata sotto la panca ha un'aspettativa di vita maggiore, rispetto alla capra allevata sopra la panca. Ciò è imputabile, in prima istanza, ai cambiamenti climatici registrati in questi ultimi anni.


La ricerca è sostenuta anche dal WWF, che ha visto avverarsi ciò che solo un mese fa poteva sembrare una profezia. Le dichiarazioni del WWF continuano sulla scia delle critiche già mosse al vertice G8 di Toyako, in cui si denunciava la mancanza di un impegno concreto per conseguire obiettivi a medio termine; il WWF esortava il G8 ad aprire gli occhi davanti alla minaccia dei cambiamenti climatici e alle denunce e gli appelli degli scienziati.

Kim Carstensen, Direttore del Programma Globale Clima del WWF dichiara che questa è solo un'ulteriore prova del modo di schivare le responsabilità e nel bisogno urgente di tagliare le emissioni globali molto più del 50% entro il 2050, per evitare le conseguenze più catastrofiche dei mutamenti climatici, altrimenti il marchio del fallimento peserà sull’umanità intera e non solo, come in questo caso specifico sulle capre allevate sopra le panche.


L'esposizione della capra sopra la panca alle emissioni solari, se non riparata dalla panca, possono essere anche mortali. Da prima infatti l'animale reagisce con una sintomatologia tipica del cosiddetto 'colpo di sole', ma la mancanza di equilibrio indotta può portare l'animale a vedersi trasformare una semplice e salutare passeggiata in un pascolo sui dirupi, in una vera e propria tragedia. La sua golosità infatti, insieme alla sua buona agilità, la porta sempre a cercare gli alimenti più appetitosi e a compiere anche lunghi o ripidi percorsi per procurarseli. Le capre trovano molto appetibili gli apici dei rami e degli arbusti e i germogli, tanto che un pascolo non controllato può causare loro gravissimi danni. Se i percorsi vengono attuati perlopiù in gravi condizioni di salute, l'animale può incorrere molto facilmente nella perdita dell'orientamento e dell'agilità, tali da causare accidentali cadute spesso mortali anche proprio per le caratteristiche morfologiche del terreno che predilige.


Pronta la risposta del Capo del Corpo Forestale dello Stato Cesare Patrone che dichiara di aver discusso della questione con il Ministro delle Politiche Agrarie Luca Zaia e di aver già allertato i dipartimenti locali sull'importanza dell'uso della panca nell'allevamento delle capre. Patrone inoltre è già entrato in contatto con le Associazioni InterProvinciali Allevatori di Cagliari e Sassari e le Associazioni Provinciali Allevatori di Nuoro e Oristano, dove il problema sembra essere più urgente: molte infatti risultano essere ancora le capre allevate sopra le panche.


Una voce discordante sembra essere stata sollevata dal dr. Antonio Mendicino dell'Università della Calabria, dipartimento di etnolinguistica e zoonimia, che sostiene, come ha già largamente approfondito anche in un suo saggio 'Le denominazioni popolari degli animali', che sconvolgere un principio rimasto, con 'il sopra la panca', immutato per secoli, tanto da passare anche nel linguaggio popolare più basso, sia come togliere una pietra miliare della saggezza millenaria dell'uomo che, con il suo lento procedere nell'evoluzione, ha portato alla conoscenza odierna. Spesso, denuncia, dietro a questi studi di stampo americano si nasconde un pregiudizio verso il passato che inficia, fin dall'inizio, i risultati delle ricerche, arrivando a conclusioni spesso errate: la capra che sta sopra la panca non è mai crepata, o perlomeno , quando crepata, è crepata i n percentuale uguale alla capra che sta sotto la panca.


Il portavoce dell'ASPI, Associazione Interprovinciale di Pastori Sardi, mette in guardia sulla possibilità di incursioni anonime di pastori non associati che, spesso armati, rivendicano i loro diritti e la loro indipendenza sulle montagne. Anche il Presidente dell'Apa di Nuoro, Gian Marco Meloni, ha detto che in Italia sono allevate 1.155.000 capre e di queste solo 198.000 sono dichiarate in Sardegna (Istat '98): i gruppi di pastori anonimi, che non dichiarano le loro specie né le quantificano in maniera trasparente, potrebbero approfittare di una debolezza delle associazioni per assalire e razziare i pascoli regolarmente dichiarati e denunciati. Inoltre, dichiare che il sistema di allevamento dei pastori anonimi prevede regolarmente che la capra stia sopra la panca, e non sotto.


Il ministro della difesa Ignazio la Russa, tramite un comunicato stampa ha dichiarato che proporrà a breve l'insediamento di torrette di guardia, atte alla sorveglianza dei pascoli, e posti di blocco all'ingresso delle principali vie di transumanza, inoltre fornirà i cittadini di un numero verde da chiamare in caso di avvistamento di capre sopra le panche.


Il ministro della Salute dichiara che, benché il programma di investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie, sia già stato varato, rimane uno spiraglio per potervi inserire una gara di appalto per la fabbricazione e distribuzione di panche in numero di una per ogni capra regolarmente denunciata sul territorio nazionale.


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