lunedì 8 settembre 2008

Via alla Sorveglianza


[Nella foto: ricostruzione della Divinità Celtica Botan]


ore 18:00 Allarme Lucca

Orto Botanico rischio riti

Il susseguirsi di strani eventi accaduti negli ultimi 4 anni ha spinto Carlo Climati, giornalista e illustre studioso della fenomenologia satanista, ad interessarsi del nuovo fenomeno del rito botanico o botanismo.

Già dal 2004 infatti, avevano iniziato a verificarsi stranissimi episodi in cui alcuni giovani erano stati trovati all'interno del Orto Botanico della città senza una plausibile spiegazione. I giovani, che vi si introducevano di notte scavalcando clandestinamente le recinzioni, non hanno mai voluto rivelare cosa accadesse una volta giunti all'interno dell'Orto, tanto che le autorità si sono sentite incerte sul da farsi e sul modo di conduzione delle eventuali indagini.

Gli agenti infatti, dichiara Climati, si sono trovati di fronte ad un fenomeno completamente nuovo e rispetto al quale non potevano avere una adeguata preparazione. La necessità di trovare una spiegazione agli episodi, ha visto infatti la necessità di richiedere un intervento di esperti che si interessassero al caso.

Dopo una lunga analisi degli episodi, di documenti e di casi di studio, Carlo Climati è finalmente giunto a dare un nome al fenomeno: il botasimo.

Questo fenomeno trova origine nella dichiarazione del 2003 sulla scoperta dalla divinità celtica Botan, fino ad allora sconosciuta al grande pubblico. La pubblicazione delle imprese della divinità Botan sono ispirate ad una religione descritta nel dettaglio in vecchi manoscritti finalmente decifrati. A questa religione pagana è stato dato il nome di botanismo e sta ad indicare tutti i discepoli e i seguaci di Botan.

Il botanismo è stato oggetto di una violentissima propaganda e ha raggiunto una vastissima diffusione tramite Internet.

Climati mette in guardia: "Il dilagarsi del botanismo rischia di scuotere fortemente le fondamenta della nostra cultura."

L'ateneo fiorentino, portavoce della scoperta del Dio Botan, dichiara che, benché le ricerche ed i suoi risultati siano rimasti segreti per molto tempo, ritiene vi sia stata una fuga di notizie che non ha più reso possibile l'occultamento totale delle informazioni.

L'ex Rettore dell'Ateneo fiorentino Prof. Calogero Surrenti dichiara che già a suo tempo, nel 2004, informò l'allora ministro della istruzione Letizia Moratti circa il pericolo che tali studi potevano rappresentare se giunti alla grande distribuzione, generando erronee e non controllabili interpretazioni.

Il ministro, in un incontro a porte chiuse con l'ex Rettore Surrenti, ritenne improbabile che la grande distribuzione potesse interessarsi di questi argomenti, dato che all'epoca stavano per essere immessi sul mercato il Nintendo Game Boys Advance SP e Dragon Quest VIII: l'Odissea del Re Maledetto.

Dalle ricerche condotte da Carlo Climati appare invece che questa previsione dell'ex ministro sia stata un po' troppo ottimistica.

Una parte marginale di popolazione, infatti, dichiarando il proprio anticonformismo, ha rinnegato la cultura di massa, illudendosi di poter fare una scelta autonoma rispetto ai propri interessi personali.

"E da questa arroganza e presunzione" conclude Climati "che si è sviluppato e diffuso il botanismo. La filosofia alla base di certe pericolose tendenze anticonformiste, o meglio antisociali, è fondata sull’egoismo e la voglia di potere. Essa punta a rovesciare e distruggere quei valori che sono scritti nel cuore di ogni essere umano, al di là di ogni cultura e religione. Punta a creare confusione tra i giovani, per costruire una specie di “società al contrario” in cui il bene diventa male ed il male diventa bene”.

L'identikit del botanista risponde alla descrizione di persona apparentemente normale, ma che non ha punti di riferimento sorvegliati e sorvegliabili e si alimenta di musica scaricata via internet che inneggia a rapporti sessuali, talvolta anche omosessuali.

La collaboratrice di Climati, l'antropologa Cecilia Gatto Trocchi, ha approfondito successivamente gli studi di Climati, arrivando a denuciare che il fenomeno del botanismo è destinato a crescere: "Se negli anni 2004-2005 in Italia c’erano circa 100 adepti al botanismo, oggi, anche grazie a Internet, le persone inserite nel giro sono almeno 500.000. Una crescita esponenziale preoccupante, dovuta a un degrado etico”.

“Nel nostro Paese - continua - ci sono almeno 30 sette botaniche che agiscono da anni. Il loro credo è la trasgressione estrema, il rifiuto di ogni forma di autorità. L’idea base è che, attraverso determinati riti, si possa ottenere potere ed energia”.

Il rito principale del botanismo prevede l'intrusione notturna negli Orti Botanici, considerati la legittima terra di Botan e dei suoi adepti. Una volta raggiunto il punto più nascosto del giardino, il rito si compie tramite l'unione sessuale, sia etero che omosessuale, degli adepti a coppie di due a due.

I soggetti più a rischio - sostiene l’antropologa - sono i giovani tra i 15 ed i 19-20 anni, che attraverso uno stile bucolico, caratterizzato dalla necessità impellente di copulare sotto le piante, si illudono di ottenere energia e piacere. In realtà, non si rendono conto di ciò che fanno: all’inizio, credono solo di fare un dispetto ai propri genitori”.

"Si entra a far parte del botanismo stimolati dalla polemica antiscientista e anticonformista, mossi magari da un’idea naturista. Dalla critica radicale al cattolicesimo, perché è ritenuto arido, stantio, impelagato col potere e responsabile dell’Inquisizione. Dall’importanza data all’individuo: l’uomo è posto al centro dell’universo, è il gran miracolo che contiene tutta la verità. Dalla promessa di potere, potere di qualsiasi tipo: magico e sessuale, infine dalla promessa di un sapere segreto.
La curiosità e la noia sono altri due alleati del botanismo, e nessuno può veramente ritenersi immune. Anzi, spesso proprio quelli che si ritengono molto forti, o troppo intelligenti per cascarci, sono tra i primi a cadere in trappola."

Il sindaco di Lucca Mario Favilla ha già predisposto ronde notturne di volontari armati lungo tutto il perimetro dell'Orto Botanico, per evitare intrusioni e violazioni ai divieti di accesso. Si predispone inoltre all'acquisto di telecamere da istallare sia all'esterno che all'interno del Orto Botanico lucchese.

In accordo con la Azienda Ospedaliera, inoltre, ha disposto un punto di accoglienza per le famiglie che dubitino di avere figli botanisti. Sarà diffusa a mezzo stampa e affissione anche l'identikit del botanista, in maniera che i cittadini possano sentirsi maggiormente tutelati e protetti tramite il riconoscimento e quindi l'allontanamento preventivo da ragazzi che mostrano segni, anche innocui, di botanismo.

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