domenica 7 settembre 2008

Ritiro dal mercato dell'elefantino Ikea


[Nella foto: Catania, Piazza dell'Elefante, oggetto di uno studio tassonomico sull'incidenza della statua nello sviluppo della sessualità giovanile]

12:06 - Ritirato dal mercato Elefantino Ikea

Umberto Bossi pretende il ritiro dell'elefantino Ikea da tutti i mercati della Padania.
Dopo aver messo sotto osservazione gli insegnanti del figlio, troncato nella sua carriera politica a causa della bocciatura alla maturità, dalle indagini è emerso che il figlio pare essere stato vittima di un trauma subito, pochi anni or sono, a causa di un elefantino Ikea, di possesso di una bambina al momento ancora sconosciuta, la cui proboscide è stata paragonata al suo organo genitale con scarso successo.

- Che l'Elefantino Ikea non fosse un gioco istruttivo è cosa ben nota - dichiara il Ministro, ad un intervista rilasciata alla testata Libero. - E' difficile ricordare un gioco meno istruttivo apparso sulla scena ludica -

Immediata l'accesa di un dibattito, che sta per coinvolgere anche le reti nazionali sul livello di qualità pedagogica dell'animaletto Ikea, tanto che in Parlamento l'attenzione dei legislatori è già indirizzata verso una perentoria decisione di totale censura.

Non serve elencare tutte le caratteristiche poco educative, senz'altro esaltate rispetto all'uso che ne se può fare: sono già state snocciolate con dovizia di particolari da gran parte della stampa.
È importante, inoltre, riflettere con attenzione sulle parole di David Cooke, portavoce del British Board of Film Classification, l'organismo inglese preposto al controllo dei contenuti ludici. Cooke ha parlato della grande difficoltà nel “rifiutare la distribuzione di un lavoro d'ingegno”, centrando indirettamente il cuore del problema. Questo non risiede solo nei contenuti, ma anche nel rispetto dovuto a tutte le forme espressive. Non è un caso che queste oculate parole arrivino dalla Gran Bretagna, dove la creazione ludica Ikea è già considerata una risorsa culturale nazionale.

Ma allora, l'elefantino Ikea sarebbe davvero il nuovo spartiacque della pedagogia ludico-infantile, e nessuna qualità artistica riuscirebbe a salvarlo dall'accusa di istigazione “alla violenza immotivata e al vilipedio”? In quest'ottica, meglio il ritiro immediato, ha dichiarato il ministro italiano delle Comunicazioni, Gentiloni, Se pensiamo all'identikit del giocatore medio, è facile associarne le caratteristiche principali al tipico cultore del filone cinematografico americano "ratatouille".

Dura la risposta dell'Arci di Bologna: il familiarizzare dei giocatori con i propri organi sessuali, anche se paragonati a quello dell'elefantino Ikea, è sano e naturale; in certi casi, la scoperta della propria sessualità, è da attribuirsi proprio all'uso di queste forme pseudo-falliche. E' l'attività spontanea e istintiva più importante, è fine a se stessa ma non per questo secondaria, è necessaria per imparare a proporsi liberamente nell'ambiente e con i coetanei, a dare un senso a se stesso e alla realtà e a modificarla ed infine è atta ad individuare eventuali tendenze omosessuali che altrimenti sarebbero represse. La scelta di un elefantinio piuttosto che di una rana, è indice della predisposizione ad avere un rapporto sereno con il pene, a prescindere dalle imposizioni bigotte che pretendono astinenza dai richiami sessuali.

Il portavoce della Santa Sede ha definito "incoraggiante" l'invito a visitare la fabbrica Ikea rivolto a Benedetto XVI dal vice presidente Hans Gydell.
In una intervista esclusiva al Tg1 della RAI andata in onda questo mercoledì il vice presidente ha affermato: "Speriamo tanto che Benedetto XVI faccia un viaggio in Svezia. E' un grande desiderio, da tanto, e speriamo che accada".
Padre Federico Lombardi S.I., Direttore della Sala Stampa vaticana, ha spiegato questo giovedì, in una dichiarazione diffusa dalla Radio Vaticana, che "l'intervista di Gydell, può essere considerata uno dei segnali con cui, da parte svedese, si risponde alla disponibilità.
Rimane ferma però la posizione della Santa Sede circa l'eliminazione di ogni forma geometrica tendenzialmente fallica dal mercato internazionale dei giocattoli, in quanto l'astinenza fin dalla prima età può evitare spiacevoli inconvenienti nell'età adulta, come il contrarre malattie, talvolta anche mortali.
Padre Lombardi, continua nella sua dichiarazione, è continuamente in apprensione circa le malattie a trasmissione sessuale contratte da tantissimi giovani. Ed è proprio nell'età infantile che predisposizioni innaturali verso la sessualità comportano poi una deviazione in età adulta.

Il Primo ministro svedese Fredrik Reinfeldt si dichiara al momento neutrale, una sua posizione potrebbe compromettere i rapporti tra i due stati, si attende per tanto che vengano condotte ulteriori ricerche circa l'incidenza dell'elefantino Ikea sullo sviluppo della sessualità.

Intanto iniziano i cortei degli ambientalisti nelle principale città italiane, che sostengono che l'elefante è un animale che merita lo stesso trattamento di altri animali e che non può, per nessun motivo, essere discriminato a causa della sua morfologia, benché di indubbio richiamo sessuale.

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