martedì 16 settembre 2008

Altroconsumo


[Nella foto: un piatto proposto da Altroconsumo]

Ore 16:00 Osservatorio prezzi: la ricetta del risparmio

Boicottare la spesa si può, e si deve

"Risparmiare è possibile" annuncia Altroconsumo che, dopo molte ricerche condotte direttamente sul campo, rende pubblici i suoi risultati.

"Risparmiare non solo è possibile, ma per far fronte al rincaro dei generi alimentari, il boicottaggio alla spesa è l'alternativa più valida. Il carovita si può eliminare con semplici mosse e facili decisioni, basta diminuire la qualità e la quantità dei beni del paniere".

Una famiglia italiana in un anno può ridurre enormemente i costi della spesa alimentare, i costi dell'igiene personale e della casa anche fino al 50%. I dati proposti da Altroconsumo variano da città a città e in relazione alle caratteristiche della zona circostante: se a Firenze si può risparmiare fino a 2.000 euro, a Milano il risparmio può arrivare anche a 2.500 euro, a Roma 1050 euro e a Parma 1555 euro.

Sempre più consumatori sembrano al collasso economico, arrivando, si vocifera, a poter far fronte alle spese con il proprio stipendio solo fino alla metà del mese. Questo dato sconcertante, sostiene Altroconsumo, è solo parzialmente imputabile all'aumento dei prezzi dei generi alimentari e dei prodotti per l'igiene, mentre la piena responsabilità spetta ai cittadini ed alle loro scelte, dettate spesso dall'ignoranza di semplici e facili accorgimenti. Spesso purtroppo ci troviamo di fronte a delle spese incredibilmente alte, solo perché non si sa ben scegliere tra il vasto panorama dei beni in produzione, i prodotti si scelgono a caso e senza tener conto delle alternative, che ci sono e sono tantissime.

Per la colazione, solo per fare un esempio, Altroconsumo propone la cicoria come sostituto del caffè, una pianta molto più economica che, tritata, propone una bevanda altrettanto scura e buona, ma più economica; per non parlare dello spreco che si fa con i biscotti e i dolci, che può essere benissimo eliminato. Accurati studi, compiuti già molti anni fa, ma sempre attuali per la loro esattezza, spiegano che una tazza di infuso di cicoria può sopperire benissimo alla richiesta calorica del nostro organismo per quanto riguarda le ore di lavoro mattutine. Questo alleggerimento della prima colazione, oltre che essere salutare, permette anche un notevole miglioramento del rendimento lavorativo, non essendo più necessarie le energie fisiche atte alla digestione, che, come si sa, provoca appesantimento e sonnolenza del nostro organismo.

Il pasto principale può essere ottimizzato preferendo una zuppa di verdure, patate, sempre cicoria e carote, molto buone sono anche le erbette che si trovano facilmente, anche sui bordi delle strade. Questa zuppa ha in più il vantaggio che può essere anche preparata con anticipo e, se portata da casa direttamente sul luogo del lavoro, può essere consumata facilmente, senza più impedirci di interrompere le attività produttive.

Alla cena possono essere destinante le polente, i pani e alcune tipologie di carni altamente proteiche.

Il primo passo per ridurre i prezzi della spesa è essenzialmente quello di imparare a scegliere il punto vendita più conveniente che, grazie alla concorrenza, mantiene il livello dei suoi prezzi sempre più basso.

Per l'igiene della persona e della casa un buon sapone di marsiglia e dell'aceto possono sostituire in tutto e per tutto ogni altro detergente.
Ultimamente inoltre, dato anche il rilancio dei prezzi delle sepolture e degli affitti cimiteriali, l'alternativa è di chiedere al comune la possibilità, recentemente legalizzata da un decreto del nostro Governo, di effettuare il riciclo dei cadaveri: munirsi allora di grandi pentoloni, in cui far bollire durante la notte i corpi dei propri cari deceduti, per esempio, oltre a farci sentire loro più vicini, può renderci completamente autosufficienti sia per quanto riguarda la fabbricazione di saponi e detergenti, che per quanto riguarda le farine, ottenibili queste da una semplice frantumazione delle parti ossee più grandi del cadavere.

Ma oltre a questi rimedi, molto economici e semplici, l'associazione Altroconsumo ha tracciato anche la lista di ottime carni da preferire a quelle tradizionali, che permettono una dieta non solo variabile, ma anche molto più ricca di proteine e, non ultimo, che consente anche un gesto altamente ecologico.

Già in molti paesi queste carni sono consumate nei migliori ristoranti di tutto il mondo, dall'India alla Cina, ma non si tratta di carni estere, si tratta di animali presenti in larga scala anche da noi e ai quali possiamo accedere gratuitamente, senza passare dalla macelleria: in vetta alla classifica troviamo i ratti, poi gatti, lucertole, cani, rane e scarafaggi, mentre per i palati più sopraffini troviamo formiche, cimici e ragni.

Altroconsumo informa anche che mangiare ratti ha una duplice funzione: da una parte consente una riserva proteica elevatissima per il nostro fabbisogno alimentare, dall'altra aiuta l'agricoltura, salvaguardando coltivazioni e depositi di grano e farine, altrimenti danneggiati dai ratti stessi.
Scientificamente inoltre, mentre la mucca viene regolarmente mangiata, il gatto o il cane no: è pertanto necessario sopperire a questo ammanco della catena alimentare, dando spazio anche al consumo di altre specie animali, affinché questa 'catena' non si intoppi o si interrompa.

Sostituendo questi alimenti a quelli normalmente consumati, si può raggiungere un costo della spesa annua nettamente inferiore a quello attuale.

Del resto, dato che si prevede anche un aumento del tasso di disoccupazione, sarebbe auspicabile il ritorno ad una figura familiare di riferimento che possa accollarsi il reperimento del cibo: nelle grandi città abbondano i ratti, anche di dimensioni notevoli soprattutto in prossimità dei canali, dei fiumi e delle tubature di fognatura, un ottimo territorio quindi, in cui la caccia può essere condotta molto semplicemente e senza doversi allontanare troppo dall'abitazione, meno fortunati saranno invece gli abitanti delle campagne, che potranno ricorrere solo a topi di dimensioni minori, ma in compenso potranno rifarsi con altre specie, come le lucertole e le rane in estate o altri insetti (meno corposi, ma altrettanto nutrienti) durante l'inverno. L'allevamento del cane e del gatto invece possono essere realizzati ovunque, sia in città che in campagna, fornendoci, nel frattempo che si aspetta abbia raggiunto le dimensioni ottimali per essere consumato, anche un buon amico.

Con una dieta siffatta potranno essere ridotte enormemente le spese, e se di fronte al rincaro del Riso Scotti Oro Classico (+29%) e delle penne De Cecco (+20%), ci troviamo spiazzati, sappiamo che la loro eliminazione dalla dieta sarà ampiamente riguadagnata grazie al consumo di polente e pani fatti in casa con le farine, di origine naturale e dei nostri cari morti di cui sopra.

Rimane lo spumante, conclude Altroconsumo, il cui prezzo è sceso del 6,4%, esso non è un genere di prima necessità, ma può comunque rallegrare il momento della caccia e della raccolta dei cibi che il nostro ambiente ci offre, al momento, ancora gratuitamente.

3 commenti:

Pellescura ha detto...

Mi hai fatto venire l'appetito, adoro il cane in salmì :-)

Haemo Royd ha detto...

Sei riuscita a farmi ridere di gusto alle sei di mattina...grazie ma ora scusa devo andare a prepararmi la cicoria.

Octuagenario ha detto...

La superiorità della cultura orientale su quella occidentale si misura dai costumi alimentari. Loro i sorci li mangiano da milleni. Noi dobbiamo ricorrere a faticose opere di sensibilizzazione.